ARCHITETTURA e CITTÀ del FUTURO Roma 12 dicembre 2022

Data:
13 Dicembre 2022

ARCHITETTURA e CITTÀ del FUTURO Roma 12 dicembre 2022

L’Architettura e la Città del futuro, è questo il tema che ha animato i lavori del convegno organizzato dall’Associazione LIBER a Roma il 12 dicembre, nella cui tavola rotonda ha partecipato la presidente di Federcostruzioni, Paola Marone, insieme a Massimo Sessa, Presidente del Consiglio Superiore dei LLPP, Armando Zambrano, Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche, Laura D’Aprile, Capo Dipartimento del Ministero della Transizione Ecologica, Barbara Casagrande, Direttore Generale del Ministero Infrastrutture e Trasporti, Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Carlo Doglioni, Presidente INGV.
L’evento è stato coordinato da Alessandro Cecchi Paone e ha avuto Una introduzione di Riccardo Dell’Anna e Verdiana Dell’Anna, organizzatori dell’evento.

Digitalizzazione ed Energie rinnovabili per una città più sostenibile

La Presidente Paola Marone ha sottolineato l’impegno di Federcostruzioni per una evoluzione sostenibile dell’ambiente costruito e della mobilità, in particolare in ambito urbano, realizzato attraverso un’insieme di attività concrete.

Per favorire “uno sviluppo sostenibile delle costruzioni e del mercato che permetta alla filiera di adempiere non solo alla funzione economica ed occupazionale ma di essere capace di contribuire a rispondere efficacemente alle sfide della società” ha infatti riportato la Presidente “Federcostruzioni ha promosso una serie di progetti, partnership ed eventi, consci del fatto che tali obiettivi impattano profondamente su diversi fattori: il modo di vivere, la mobilità, le modalità di lavoro, le trasformazioni dell’ambiente costruito e degli spazi urbani”.

Federcostruzioni, in ambito internazionale, è stata protagonista attiva di ECPT, la Piattaforma Tecnologica Europea delle Costruzioni, per la definizione di una road map europea dell’innovazione nelle costruzioni. All’interno di questo percorso ha contribuito nell’individuazione delle priorità di ricerca per il programma settennale Horizon Europe, interfacciandosi anche in modo diretto con la Commissione Europea.

Da segnalare anche la collaborazione avviata per la promozione della catena del valore dell’ idrogeno.

Sul tema della riqualificazione immobiliare del patrimonio italiano, oggi purtroppo vetusto e insicuro, gli obiettivi che hanno guidato la Federazione che nel sistema confindustriale rappresenta la filiera delle costruzioni sono stati quelli di “definire le risorse e i percorsi per una progettazione integrata involucro-impianto che abbia, come fine, un prodotto edilizio gradevole, durevole, funzionale, accessibile, efficiente per quanto riguarda il consumo di risorse naturali ed energetiche, rispettoso del contesto, delle condizioni climatiche del luogo e della cultura locale, competitivo in termini di costi di gestione e di manutenzione, rispettoso della salute e del benessere dei suoi abitanti e circolare alla fine della sua vita.

Ammodernare il Paese, non si può rimandare

L’ammodernamento del paese è un passaggio fondamentale e non più rimandabile, anche per raggiungere gli obiettivi del PNRR di transizione ecologica e sostenibilità ambientale, così come auspicato dal disegno di legge sulla rigenerazione urbana che attendiamo da tempo con ansia.” ha continuato la Presidente Marone “I terremoti e i dissesti idrogeologici causano la perdita di molte vite umane e questo non è ammissibile o tollerabile, inoltre comportano costi enormi. Dal 1994 al 2013 in Italia si è speso per danni dovuti ai terremoti 188 miliardi di euro (2,7 miliardi l’anno). Solo per il terremoto del centro Italia la protezione civile ha stimato danni per oltre 23 miliardi di euro. A questo si sommano le spese dovute ai dissesti idrogeologici. Secondo uno studio della commissione europea 1 euro investito in prevenzione consente di ridurre di almeno 4 euro le spese legate alle fasi emergenziali, alla ricostruzione e al risarcimento dei danni provocati dalle calamità naturali.

Si tratta di un percorso che può essere sostenuto anche con i fondi che l’Unione Europea a messo a disposizione, ma non è sufficiente. Lo ha ricordato nelle sue conclusioni l’ing. Marone: “il 50% del nostro patrimonio immobiliare ha più di 50 anni, se si investisse in prevenzione, oltre a salvare il bene primario rappresentato dalla vita umana si eviterebbero enormi costi successivi a tali accadimenti. È necessario uno sforzo comune per un contributo professionale affinché le istituzioni e la popolazione vengano sensibilizzate e correttamente informate. Al tempo stesso occorre dare seguito all’azione dei Bonus e risolvere il problema della cessione dei crediti, due strumenti che hanno dimostrato di far ripartire non solo l’economia e il lavoro, ma anche avviare una riqualificazione diffusa delle nostre città.

Successivamente si è proceduto al conferimento del premio Regula 100 Progetti italiani a professionisti e imprese.

 

 

Ultimo aggiornamento

27 Dicembre 2022, 11:26