Luigi Di Carlantonio: sui Bonus serve chiarezza e pianificazione per il futuro

Data:
21 Dicembre 2022

Luigi Di Carlantonio: sui Bonus serve chiarezza e pianificazione per il futuro

Roma, 21 dicembre 2022: Federcostruzioni insiste con il Governo perchè siano affrontate alcune emergenze del settore delle costruzioni, in particolare quella dei bonus e della cessione del credito. Su questi punti  Luigi Di Carlantonio, vicepresidente Federcostruzioni e vicepresidente CONFINDUSTRIA CERAMICA

Il superbonus fondamentale per una riqualificazione energetica e antisismica

1. Vicepresidente, le nostre città sono caratterizzate da condomini sia nei centri storici che nelle periferie. Alcuni sono edifici in aree vincolate, altri aggregati, spesso abitati da persone con diverse situazioni familiari, sociali, economiche. Senza Superbonus e cessione del credito ritiene possibile avviare una riqualificazione del patrimonio immobiliare urbano del nostro Paese?

Luigi Di Carlantonio

Che il nostro patrimonio abitativo ha bisogno di una riqualificazione energetica e antisismica è risaputo ed il superbonus ha effettivamente agito da booster in tale direzione. Ritengo che anche il sismabonus 110% per demolizione e ricostruzione abbia un ruolo fondamentale. Al di là delle aree vincolate, intervenire in tal modo consente di ottenere risultati e prestazioni molto superiori all’intervento di manutenzione e consente anche di riconfigurare gli ambienti per adeguarlo alle esigenze di chi ci vive.

Trattandosi di un booster, è corretto che possa essere gradualmente rivisto, ma una discontinuità troppo forte rispetto al passato, come quella ipotizzata per la cessione dei crediti, vanificherebbe il positivo effetto di rilancio, fin qui ottenuto. Occorre senz’altro intervenire, ma con la giusta gradualità.

Luigi Di Carlantonio, vicepresidente Federcostruzioni e vicepresidente CONFINDUSTRIA CERAMICA
Luigi Di Carlantonio, vicepresidente Federcostruzioni e vicepresidente CONFINDUSTRIA CERAMICA

 

I cambiamenti devono essere progressivi

2. Sul tema della cessione del credito, con il Decreto Aiuti Quater è previsto che i crediti di imposta derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022 e non ancora utilizzati potranno essere rimodulati in 10 rate annuali di pari importo in luogo della primaria rateazione fissata in 4 anni. È una soluzione che la convince?

Luigi Di Carlantonio

Mi riallaccio a quanto appena detto sulla giusta gradualità. Passare da 4 a 10 rate permette di non perdere di colpo i crediti non utilizzati, ma potrebbe essere corretto considerare ad es. un passaggio intermedio, da 4 a 7 e poi da 7 a 10.

 

Se non risolve il problema della cessione dei crediti è un disastro

3. Qualora non si trovasse una soluzione urgente per risolvere il problema dei crediti ancora nei cassetti per le imprese, quali conseguenze si potrebbero avere per il settore dei laterizi in Italia?

Luigi Di Carlantonio

Per le imprese di costruzioni sarebbe disastroso. Per il settore dei laterizi, frenerebbe un mercato che dopo oltre 10 anni di crisi si stava lentamente riprendendo. Ne soffrirebbe soprattutto il comparto delle coperture, che è maggiormente coinvolto nella riqualificazione edilizia.

 

Bonus: definire un piano senza strappi

4. Con il decreto cambiano anche le percentuali dell’incentivo. La sensazione è dell’ennesimo provvedimento in corsa, in una situazione sempre più confusa. Quali le vostre proposte per una stabilizzazione degli incentivi?

Luigi Di Carlantonio

La certezza della norma è un requisito fondamentale per il mercato. Non si possono continuamente cambiare le regole. Ritenendo il superbonus un booster per il mercato è corretto che la sua azione vada smorzandosi nel tempo, ma come già detto, con la necessaria gradualità.

Definire date certe a cui ancorare il décalage degli incentivi, sufficientemente distanti da permettere al mercato di adeguarsi ai diversi meccanismi, ma senza strappi.

Ultimo aggiornamento

21 Dicembre 2022, 17:16