Federcostruzioni: edilizia in calo del 4,4% nel 2024

Data:
9 Ottobre 2024

Dopo il trend positivo del 2023, la filiera edile subirà una flessione a fine anno a causa del calo degli investimenti e dei costi dell’energia.

Numeri positivi per la filiera delle costruzioni nel 2023, con un valore totale di produzione che ha toccato quota €624 miliardi, in aumento di €44 miliardi rispetto al 2022. I comparti che hanno performato meglio nel 2023 sono quelli delle costruzioni in senso stretto, macchine edili, servizi di ingegneria e prodotti in legno, mentre sul fronte occupazionale il numero di lavoratori nel settore è cresciuto di 76mila unità (+2,5%). A confermarlo il Rapporto Federcostruzioni, presentato oggi, 9 ottobre, durante l’evento inaugurale di SAIE – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti, in corso a BolognaFiere fino al 12 ottobre 2024.

Tuttavia, il bilancio di fine anno 2024 non sarà positivo. Federcostruzioni prevede, infatti, una flessione della produzione del -4,4% in termini reali. A pesare maggiormente il calo negli investimenti in costruzioni, che secondo ANCE sarà pari al -7,4%, e i costi dell’energia che sono i più alti in Europa (128€/Mw/h). Il settore risentirà del mancato apporto della manutenzione straordinaria (-27% su base annua), a causa del venir meno delle specifiche agevolazioni fiscali (cessione del credito), mentre a crescere sarà solo il comparto delle opere pubbliche, in espansione del +20%, grazie soprattutto all’impatto del PNRR.

 

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Ultimo aggiornamento

9 Ottobre 2024, 18:06