Costruzioni ed energia: un binomio strategico per la decarbonizzazione
Data:
7 Marzo 2025
Il convegno di Federcostruzioni ha affrontato le sfide energetiche nel settore edilizio, evidenziando l’urgenza di misure per la competitività, sostenibilità e sicurezza. Tra le soluzioni proposte: decarbonizzazione, nucleare, idrogeno, semplificazione normativa e incentivi per ridurre i costi energetici.
Sfide energetiche: come rendere il comparto edile competitivo, sostenibile e sicuro? Ecco le possibili strategie
A seguito della firma del contratto di collaborazione tra Federcostruzioni e Fiera di Rimini, si è svolto il convegno “L’energia che tutto muove: energia e sostenibilità nella filiera delle costruzioni”, promosso da Federcostruzioni.
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra istituzioni, associazioni e imprese del settore, con l’obiettivo di analizzare le sfide energetiche che influenzano il comparto delle costruzioni e individuare strategie per garantire competitività, sostenibilità e sicurezza.
Dal dibattito sono emerse posizioni e proposte concrete su temi chiave come il costo dell’energia, la decarbonizzazione, la sicurezza sismica, la rigenerazione urbana e il ruolo del nucleare e dell’idrogeno nel mix energetico futuro.
Ecco i principali spunti emersi nel corso dell’evento.
Luca Rollino, moderatore dell’evento, esperto sull’argomento di INGENIO, sottolinea come i cicli positivi dell’economia e quelli del settore delle costruzioni siano strettamente collegati. Questo legame evidenzia l’importanza di politiche industriali che sostengano la crescita di entrambi i settori in modo coordinato.
Alessandra Astolfi, parlando di Key – The Energy Transition Expo, spiega che l’evento non è solo una fiera, ma una vera e propria community che promuove il dibattito e lo sviluppo di soluzioni per la transizione energetica. In questo contesto si inserisce l’accordo con Federcostruzioni, finalizzato a sviluppare e approfondire il tema della decarbonizzazione nel settore delle costruzioni.

Paola Marone: l’energia è un fattore chiave per la competitività delle costruzioni
Paola Marone, presidente di Federcostruzioni, evidenzia come il tema dell’energia sia centrale per il mondo delle costruzioni e si dichiara molto soddisfatta della sottoscrizione dell’accordo con Key e la Fiera di Rimini.
Marone sottolinea come l’Italia possa vantare eccellenze nel settore delle costruzioni: le imprese italiane producono e esportano in tutto il mondo, rappresentando un punto di riferimento a livello internazionale. Tuttavia, la competitività delle aziende è fortemente penalizzata dal costo dell’energia, che rappresenta un onere troppo gravoso rispetto ad altri paesi.
Inoltre, l’energia è un tema cruciale anche dal punto di vista dell’impatto sociale e della sostenibilità. Il settore delle costruzioni, infatti, incide per il 40% sui consumi energetici globali, una percentuale che impone una riflessione sul ruolo dell’edilizia nella transizione ecologica e sulla necessità di soluzioni efficaci per abbattere i costi e migliorare l’efficienza del comparto.
Le richieste di Federcostruzioni al Governo
Federcostruzioni chiede un piano d’azione di lungo periodo, che includa l’adozione di idrogeno e nucleare come soluzioni strategiche per garantire un approvvigionamento stabile e competitivo nel tempo.
Tuttavia, per affrontare le criticità immediate, servono anche misure a breve termine, come la Energy Release e la Gas Release, strumenti fondamentali per aumentare la disponibilità di energia per le aziende e ridurre il peso dei costi energetici sul settore.
Lo stanziamento di 1,4 miliardi di euro rappresenta un primo passo importante, ma per avere un impatto reale è necessario:
- Rendere strutturali le misure più efficaci, garantendo continuità e stabilità agli interventi di sostegno alle imprese;
- Ampliare la platea delle imprese energivore che possono beneficiare delle agevolazioni;
- Disaccoppiare il costo dell’energia da quello del gas, un intervento che permetterebbe di svincolare il prezzo dell’energia elettrica dalle oscillazioni del mercato del gas, garantendo maggiore prevedibilità e competitività ai settori produttivi.
Federcostruzioni sollecita il Governo ad adottare queste misure per garantire maggiore stabilità, sostenibilità e competitività al comparto delle costruzioni.

Alessandro Morelli: il nucleare come soluzione strategica per l’Italia
Il Sottosegretario Alessandro Morelli evidenzia come la guerra in Ucraina abbia creato le condizioni per un forte aumento dei costi energetici, mettendo a dura prova l’economia e la competitività delle imprese. Tuttavia, secondo Morelli, l’Unione Europea non ha fornito ai singoli Paesi strumenti adeguati per affrontare in modo efficace questa emergenza, lasciando gli Stati membri in una condizione di difficoltà nel reperire soluzioni strutturali.
Per affrontare questa crisi, Morelli sottolinea la necessità di avviare la produzione di energia nucleare in Italia. A suo avviso, il Paese è pronto a compiere questo passo: la ricerca italiana in ambito nucleare è adeguata e il know-how non manca. Enel, infatti, gestisce centrali nucleari in diversi Paesi del mondo, dimostrando la capacità dell’Italia di operare con competenza nel settore.
L’adozione del nucleare, conclude Morelli, sarebbe una scelta strategica per garantire sicurezza energetica, stabilità dei costi e competitività per le imprese italiane.
Erica Mazzetti: sicurezza sismica ed efficienza energetica, un binomio imprescindibile
Erica Mazzetti sottolinea come sicurezza sismica ed efficienza energetica siano due priorità assolute per l’aggiornamento del patrimonio immobiliare italiano. Tuttavia, evidenzia che questi aspetti devono essere affrontati insieme, poiché non è possibile promuovere esclusivamente l’efficienza energetica senza considerare la sicurezza strutturale degli edifici.
Un problema fondamentale è la mancanza di risorse economiche adeguate per sostenere gli interventi necessari. Per questo, Mazzetti richiama la necessità di una maggiore sinergia a livello europeo, che permetta agli Stati membri di affrontare le sfide dell’edilizia con strumenti più efficaci e con finanziamenti adeguati.
Il caso di Milano rappresenta un esempio emblematico delle difficoltà che il settore delle costruzioni deve affrontare: un contesto in cui troppe normative e troppi enti complicano l’attuazione degli interventi. Secondo Mazzetti, è necessario mettere a sistema l’intero quadro normativo, razionalizzando le regole e le procedure.
In questa direzione, la soluzione proposta è l’introduzione di un Testo Unico delle Costruzioni, che semplifichi e armonizzi le norme. L’obiettivo è ridurre le prescrizioni eccessivamente dettagliate e introdurre invece principi generali chiari e applicabili, in modo da garantire certezza normativa e maggiore efficienza operativa per il settore.
Un altro punto critico è quello della rigenerazione urbana, che risulta difficile da attuare in assenza di un quadro normativo chiaro. Senza regole definite, il processo di riqualificazione delle città rischia di rimanere bloccato.
Infine, Mazzetti sottolinea l’urgenza di una politica energetica comune a livello europeo. Senza una strategia condivisa tra gli Stati membri, il rischio è quello di avere approcci frammentati che non permettono di affrontare in modo efficace la transizione energetica. Il primo passo della politica, conclude, deve essere proprio quello di garantire un quadro normativo chiaro e una governance efficace per guidare lo sviluppo del settore delle costruzioni e dell’energia.

On. Orlando: riformare l’urbanistica e affrontare l’emergenza energetica
L’onorevole Orlando riconosce il valore della legge urbanistica del 1942, considerandola una buona legge per l’epoca, ma sottolinea la necessità di una sua revisione. Tuttavia, il problema non è solo normativo: in Italia, la vetustà dei piani urbanistici è diffusa e spesso i regolamenti non sono aggiornati alle esigenze attuali.
Un altro elemento critico è la frammentazione normativa a livello regionale: ogni territorio applica norme con declinazioni differenti, aumentando la complessità del sistema. Questo ha portato a una vera e propria babele di linguaggi urbanistici, che complica la pianificazione e la gestione del territorio.
Energia: priorità al risparmio energetico e alla tutela dell’industria
Sul tema dell’energia, Orlando non è contrario né all’idrogeno né al nucleare, ma ritiene che il problema principale sia più immediato. Se i prezzi dell’energia rimangono ai livelli attuali, l’Italia rischia di perdere metà della propria produzione industriale.
La priorità, dunque, deve essere capire quali azioni adottare nell’immediato. Orlando propone di partire dal risparmio energetico, con un’attenzione particolare agli edifici pubblici, un settore che potrebbe garantire un impatto significativo in termini di consumi.
Critica inoltre il fatto che il risparmio energetico sia stato demonizzato, utilizzando il Superbonus come alibi per evitare un dibattito serio sulla riqualificazione del patrimonio edilizio. In realtà, questa discussione deve essere affrontata subito, accompagnata da una politica industriale per la trasformazione urbana.
L’Europa, con la direttiva Casa Green, sta già indicando questa strada, ma secondo Orlando il Governo italiano non sta affrontando il tema della riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare con la necessaria attenzione.
Un’energia strategica, fuori dalle speculazioni finanziarie
Un altro aspetto fondamentale riguarda il mercato dell’energia. Orlando sottolinea come oggi il prezzo della stessa sia determinato da meccanismi finanziari speculativi, un modello che non può continuare a regolare un settore strategico per la sopravvivenza dell’industria italiana ed europea. L’energia, infatti, è un elemento essenziale per la difesa del patrimonio industriale e deve essere trattata come una risorsa di interesse strategico per l’intero continente.
Parallelamente, è necessario rivedere le politiche di regolamentazione del commercio all’interno dell’Unione Europea, per garantire maggiore tutela alle industrie europee. Un altro nodo da risolvere è l’anomalia degli extra-profitti delle società energetiche, un tema che incide direttamente sul costo dell’energia per imprese e cittadini.
Orlando conclude sottolineando che, senza un intervento immediato su questi aspetti, l’Italia e l’Europa rischiano di compromettere la propria competitività industriale e la sostenibilità economica del sistema produttivo
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Ultimo aggiornamento
7 Marzo 2025, 21:49