Evoluzione della filiera delle costruzioni
Data:
4 Aprile 2025
I costi energetici, a livello nazionale ,sono i più alti in Europa e risultano insostenibili per famiglie ed imprese. Servono misure strutturali per sorreggere la nostra economia. Oggi più di ieri i dazi americani ci impongono , come dice il presidente Orsini ,di non andare nel panico ma restare uniti in Europa e promuovere i nostri prodotti. Inoltre serve uno sguardo anche ad altri mercati affacciandosi ad un Mediterraneo allargato. Il cardine dell’attività edilizia è la rigenerazione e riqualificazione urbana per dare corpo al processo ineludibile di miglioramento e adeguamento qualitativo , energetico e della sicurezza strutturale del patrimonio edilizio (il 55% degli edifici italiani risale agli anni 60/70 e il 19% è antecedente al 1919, Dati ENEA).
Riqualificare il patrimonio immobiliare non è dunque solo un’opzione, ma una necessità strutturale per il Paese. La base dipartenza è la considerazione che l’edificio è il ”centro” di quello che è oramai comunemente identificato come “AMBIENTE COSTRUITO”; in quanto tale coinvolge molteplici settori produttivi della filiera (costruttori, impiantisti, progettisti e professionisti ,produttori e distributori di materiali, innovazione e processi di digitalizzazione). Occorre quindi una visione integrata che guardi alle complesse relazioni tematiche, economiche e sociali, con tempi certi e rimuovendo gli ostacoli burocratici.
Ultimo aggiornamento
4 Aprile 2025, 15:52