IL MULINO DI DOMANI UNITÀ DI LUOGO, DI TEMPO E DI AZIONE – dal 19 febbraio al 12 marzo 2025
Data:
15 Febbraio 2025
INTRODUZIONE alla MOSTRA
Gigliola Ausiello full professor DICEA, Università di Napoli Federico II
La mostra è dedicata a tutti i cittadini del territorio Sarnese, con particolare attenzione a tutti coloro che si sono adoperati per evitare l’abbattimento del mulino Fraina di Lavorate-Sarno ed ottenere, attraverso il vincolo della Sovrintendenza nel 2012, il riconoscimento del valore identitario della costruzione e dell’intero paesaggio con evidente vocazione rurale.
L’obiettivo principale della Mostra, condiviso da docenti e studenti dell’Università di Napoli Federico II, è quello di presentare alcuni progetti di valorizzazione e riuso del Mulino Fraina, per rafforzare, superare e finalizzare la consapevolezza dell’interesse storico-architettonico, culturale e paesaggistico dell’antica fabbrica. La valenza è, quindi, fornire spunti di azione per garantire un futuro al bene culturale, che reclama azione, mediante strategie dirette a coniugare conservazione e innovazione. Ma soprattutto è importante condividere il lavoro accademico, portandolo fuori dalle mura dell’Università con attività di valorizzazione delle conoscenze, mirate a cogliere quanto sia attuale e importante orientare la formazione verso un approccio progettuale, attento all’ambiente e agli apporti gratuiti delle risorse climatiche, all’innovazione e alla sostenibilità economica, capace di declinare il passaggio dal progettare sostenibile, al costruire sostenibile.
INTRODUZIONE ai PROGETTI
Vincenzo Landi cultore della materia, Università di Napoli Federico II
La tutela di un bene architettonico avente valore storico può concretizzarsi appieno solo se quel manufatto viene utilizzato, perché solo attraverso l’uso se ne può garantire la conservazione, in quanto rappresenta un simbolo identitario per il territorio nel quale è ubicato, e un documento concreto della maestria nel costruire di coloro che quegli spazi li hanno abitati e vissuti. Un edificio storico non è soltanto l’insieme di tanti blocchi di pietra posti gli uni sugli altri per definirne una forma, più o meno esteticamente gradevole per l’osservatore, ma un testimone autentico dei luoghi. Esiste un rapporto di interazione continua tra l’edificio e il territorio nel quale è inserito, confermando quanto affermava Oscar Niemeyer, perché “l’opera non è soltanto l’oggetto, ma anche quello che lo circonda e i vuoti, gli spazi”. Da queste riflessioni è partito l’approccio progettuale alla valorizzazione e riuso del Mulino Fraina di Lavorate nel comune di Sarno, che ha tenuto conto sia della valenza culturale dell’edificio, sia delle potenzialità naturali offerte dal territorio. Sono stati ipotizzati interventi poco invasivi, distinguibili e reversibili, così da non alterare l’impianto originario dell’antico mulino, pur migliorando e razionalizzando gli spazi interni alle nuove funzioni. I progetti sono orientati verso destinazioni d’uso compatibili con quella originaria, rispettose della vocazione rurale e produttiva del manufatto storico, volte a valorizzare le tradizioni di un’agricoltura antica, ormai dimenticate. Sono state preferite soluzioni tecniche del passato, riviste in ottica attuale e innovativa, che vedono nel sole, nel vento, nell’acqua e nel verde gli elementi per riscaldare e raffrescare gli ambienti in maniera naturale ed in totale equilibrio con l’ambiente circostante.
Gruppo 1
LA RUOTA DEL TEMPO: DOVE LA STORIA INCONTRA L’INNOVAZIONE
Rebecca M. Angelino, Nicola De Martino, Sofia Pia Giardullo
- La ruota del tempo gira e una nuova stagione si delinea per il vecchio mulino Fraina, che da testimonianza agricola si trasforma in agriturismo, per regalare momenti di vita in un contesto saturo di storia che si trasforma in un’oasi di tranquillità, in cui riscoprire il ritmo lento della campagna e vivere un soggiorno all’insegna del benessere e della sostenibilità. Si offre ospitalità in ambienti accoglienti, colazioni con prodotti locali e sapori genuini e un’esperienza a contatto con la natura. Il progetto unisce il fascino della tradizione a strategie green e soluzioni innovative, migliorando il comfort degli ambienti e abbattendo le barriere architettoniche, con l’obiettivo di rendere il soggiorno un’esperienza originale a contatto con la natura e il territorio. L’integrazione di un impianto geotermico garantisce sostenibilità ed efficienza energetica, in linea con l’attenzione ai sistemi attivi in integrazione con le soluzioni passive.
- Gruppo 2
- COLTIVARE STORIA E RACCOGLIERE GUSTO
- Giuseppe Avino, Domenico De Falco, Gian Marco Palumbo
- Coltivare Storia e Raccogliere Gusto sigilla il progetto di una moderna fattoria didattica, dove tradizione e innovazione si incontrano. Un luogo immerso nella natura, pensato per offrire esperienze educative coinvolgenti per tutte le età. Qui si riscoprono i saperi agricoli di un tempo attraverso attività interattive, laboratori e percorsi sensoriali. Si producono marmellate artigianali con ingredienti genuini, coltivati con cura e trasformati nel rispetto della qualità. Al visitatore si offrono degustazioni prima dell’eventuale vendita diretta, per far assaporare il vero gusto della natura con un tocco di modernità. La ventilazione naturale degli ambienti raffresca gli spazi ed è un sistema passivo a zero consumo di energia e zero emissioni.
Gruppo 3
FRAINA EXPERIENCE: IL GUSTO DI UNA STORIA RITROVATA
Giovanni Attianese, Roberta De Chiara, Pellegrino G. Iglio, Valerio Romano
Fraina Experience è un progetto che unisce natura, tradizione e autenticità, per valorizzare il territorio attraverso un’esperienza multisensoriale. Il concept prevede la creazione di un luogo dedicato alla produzione, vendita e degustazione di prodotti tipici, arricchito da una sala museale che racconta la storia e le radici culturali locali. L’obiettivo è offrire ai visitatori un percorso immersivo tra sapori genuini, antiche tradizioni e paesaggi suggestivi, trasformando ogni visita in un viaggio unico alla riscoperta dell’identità del territorio. Le scelte di dettaglio attenzionano il sole, il vento, l’acqua e il verde, risorse naturali inesauribili, cui si può attingere a titolo gratuito energeticamente. Nuove emergenze architettoniche, costituiscono silenziose e discrete presenze, funzionalmente innovative, testimoni di un costruito che è memoria storica del territorio sarnese e di un costruire sostenibile.
Gruppo 4
IN TAVOLA: DOVE LA PASTA RACCONTA UNA STORIA
Gerardina Letteriello, Angela Parlato
Il progetto “racconta una Storia”, quella della tradizione dell’antico mulino con la scelta di un pastificio per produrre pasta artigianale e di spazi dedicati alla cooking class per i clienti. La proposta di riuso si completa con un ristorante “Risto-Mulino Fraina”, ubicato al piano superiore, che offrirà specialità gastronomiche, utilizzando ingredienti dell’orto e la pasta “Mulino Fraina”. Inoltre, all’esterno del mulino c’è un punto vendita, il “Super Fraina”, per acquistare la pasta prodotta in loco.
Alla base della proposta progettuale vi è l’utilizzo di sistemi passivi, ovvero un insieme di tecnologie edilizie innovative in grado di controllare le dinamiche di scambi termici tra esterno ed interno degli edifici, attingendo all’energia solare e utilizzando come elementi di accumulo le murature originarie della costruzione. Oltre ai sistemi passivi, come il muro di Trombe, vengono proposti controsoffitti in PCM, riporti con ghiaia in vetro cellulare, vetri a selettività angolare e volumi integrativi in ETFE.
Gruppo 5
Salvatore De Falco, Mario Ricciardi, Alessandro Ruvidi
Rinascita Verde è il programma di un progetto di riuso del mulino Fraina, che dà il nome ad un agriturismo e B&B immerso nella natura, dove il relax e l’autenticità si incontrano. Ma è anche un modello di agricoltura biologica che emerge come una risposta alternativa e sostenibile alle pratiche agricole convenzionali, promotrice di innovazione, pur nel rispetto delle tradizioni. Un luogo perfetto per rigenerarsi, in cui il riconoscimento e il recupero dell’antico mulino si affidano allo sviluppo, in nome di una rinascita che garantisca sostenibilità, salute e integrazione. Infatti, la gestione integrata delle risorse, la promozione della biodiversità, l’uso di tecniche di coltivazione, che migliorino la qualità del suolo, e la riduzione dell’impatto ambientale, sono alcune delle strategie green da adottare. Il PCM nel sottotetto, che potenzia la ventilazione naturale, l’eliminazione dei ponti termici e la barriera radiante nel tetto assicurano un comportamento passivo che garantisce comfort e limita i consumi energetici.
Si comunica, inoltre, che la MOSTRA SARA’ PROROGATA FINO AL 12 MARZO 2025
gr1 - la ruota del tempo gr2 - coltivare storia gr3 - fraina experienze gr4 - in tavola gr5 - rinascita verdeUltimo aggiornamento
24 Febbraio 2025, 17:50