Paola Marone, Federcostruzioni: nessuna soluzione per la chiusura della stagione del superbonus per l’edilizia
Data:
11 Marzo 2024
Paola Marone, Presidente di Federcostruzioni, traccia un bilancio del settore edile in un’intervista a Ingenio.
Paola Marone, Presidente di Federcostruzioni, intervistata da INGENIO, traccia un bilancio del settore edile esprimendo esprimendo “preoccupazione per il perdurante problema dei crediti incagliati e la forte richiesta di una riforma strutturale degli incentivi”.
La presidente sottolinea che “Federcostruzioni si conferma voce unitaria per le diverse anime della filiera, con l’obiettivo di affrontare le sfide del futuro.” e che occorre dare “Priorità alle semplificazioni, alla digitalizzazione e alla transizione ecologica per un settore più competitivo e sostenibile.”
Ecco l’intervista completa.
L’intervista a Paola Marone, presidente di Federcostruzioni
Ingegner Marone, dopo le numerose battaglie condotte da Federcostruzioni per affrontare il problema dei crediti incagliati e degli incentivi nell’edilizia che hanno caratterizzato gli ultimi anni, come si presenta attualmente la situazione? Siete soddisfatti dei risultati ottenuti? Prevedete di continuare queste azioni di stimolo e proposta nel tempo?
Purtroppo non è stata trovata una soluzione in grado di chiudere in modo ordinato la stagione del Superbonus, come avevamo chiesto da tempo per limitare i danni sociali ed economici del blocco dei crediti e dell’estrema instabilità normativa senza penalizzare famiglie e imprese che hanno agito correttamente.
Non per questo smetteremo di far sentire la nostra voce su questo fronte, perché siamo convinti che ora più che mai è importante puntare a un’operazione di riordino e riforma strutturale degli incentivi per la casa, all’interno di una strategia di politica industriale di lungo respiro, che ci consenta di centrare gli obiettivi di decarbonizzazione chiesti dall’Europa.
Il settore delle costruzioni non è sempre stato uniforme nell’affrontare alcune importanti questioni degli ultimi anni, come il Codice dei Contratti. In che modo Federcostruzioni riesce a fornire un contributo significativo in un settore così complesso e diversificato?
Il ruolo di Federcostruzioni è proprio quello di rappresentare una voce comune e coesa per le tante anime della lunga filiera dell’edilizia, portando a unità le istanze e le proposte dei vari comparti in cui la Federazione si articola: costruzioni edili e infrastrutturali, tecnologie, impianti e macchinari, materiali per le costruzioni, progettazione, servizi innovativi e tecnologici.
Si tratta ovviamente di un mondo vasto e variegato, che talvolta può anche partire da sensibilità diverse, ma che poi è sempre capace di fare sistema in nome degli obiettivi comuni che sono prima di tutto lo sviluppo sostenibile, l’innovazione e la qualità nel settore edilizio. Un altro tema, reso pressante anche da recenti episodi di cronaca, è quello della sicurezza nei cantieri dove convergono le tante anime della filiera.
Il sistema delle costruzioni deve essere il proponente e il protagonista di un cambio di passo che premi le imprese che hanno a cuore la sicurezza delle persone che lavorano per loro e con loro.
Quali saranno i prossimi argomenti che Federcostruzioni intende portare avanti sul fronte delle iniziative istituzionali?
Sono molti i temi e le sfide su cui siamo impegnati. Prioritaria, naturalmente, è la piena attuazione del Pnrr, su cui si gioca la capacità del Paese di guardare al futuro al di là del 2026, attuando dopo anni di immobilismo veri cambiamenti e riforme che lo rendano moderno e competitivo.
Ma la nostra attenzione è rivolta anche a una gestione coerente della transizione green, che necessita di risorse pubbliche, finanziamenti accessibili alle famiglie e un regime fiscale efficiente.
Politiche e incentivi sono necessari anche per sostenere e accompagnare le imprese sulla strada della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica.
Da qui alla fine dell’anno abbiamo in programma tre diverse iniziative sul territorio, a Napoli, Roma e Milano, che si inquadrano negli eventi in occasione dei 15 anni dalla nascita di Federcostruzioni.
Il primo appuntamento a Napoli, il prossimo 15 aprile, sarà dedicato al tema “L’impegno della filiera delle costruzioni per la decarbonizzazione: la tutela del Made in Italy”.
L’incontro sarà occasione per stimolare un dialogo con tutti gli attori coinvolti nella sfida della decarbonizzazione, sfida che prevede in primo luogo una profonda revisione del modello di sviluppo economico e sociale, affinchè siano messi in atto politiche e strumenti efficienti per permettere alle imprese di affrontare questa grande partita, preservando la propria competitività nei mercati nazionali e internazionali e nello stesso tempo partecipando alla costruzione di un futuro adeguato alle nuove generazioni.
La sua Presidenza ha dedicato molta attenzione al Sud Italia. Una maggiore autonomia delle regioni nella gestione delle risorse potrebbe supportare il Meridione, attraverso una maggiore responsabilizzazione, o potrebbe rappresentare un ulteriore ostacolo?
Quello dell’autonomia regionale differenziata è un tema che va affrontato con la massima attenzione.
Una riforma di questa portata dovrebbe essere un’opportunità per ridurre il divario che da sempre divide l’Italia in due, ma non possono essere taciuti i rischi e le incognite del suo impatto in un contesto in cui la pubblica amministrazione è da troppo tempo depotenziata, priva di un adeguato ricambio generazionale e di molte professionalità.
In questo senso sarebbe utile, come ho detto in diverse occasioni, la creazione di una cabina di coordinamento per il Mezzogiorno, che sappia proporre ed attuare una visione congiunta e integrata con il resto del Paese del ruolo delle regioni meridionali, coinvolgendo il mondo professionale, istituzionale, universitario e imprenditoriale.
Serve uno sforzo corale per il rilancio delle aree meridionali, e in questo senso molto può fare e sta facendo il Tavolo tecnico dell’intergruppo parlamentare “Sviluppo Sud, aree fragili e isole minori”, costituito da oltre quaranta parlamentari del Mezzogiorno, a cui sono lieta di apportare il mio contributo in qualità di consigliere dell’ufficio di presidenza.
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Ultimo aggiornamento
14 Marzo 2024, 10:26